Trovati 43 documenti.
In questa pagina troverai le iniziative di formazione promosse sia dalla rete nazionale sia dalla rete regionale. Sono anche disponibili videoclip di varia durata con contenuti di formazione su vari argomenti:
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Trovati 43 documenti.
Palermo : RueBallu, 2017
Jeunesse ottopiù ; 15
Abstract: Sul treno che porta l'ebrea Etty Hillesum al campo di concentramento di Westerbork i prigionieri cantano: per pregare, per stare insieme, per scacciare l'idea incombente della morte. Testo in prima persona, illustrazioni a colori e notizie su autore e illustratrice.
La città della stella / Sebastiano Ruiz Mignone, Sonia Maria Luce Possentini
Torino : Edizioni Gruppo Abele, 2016
I bulbi dei piccoli ; 14
Abstract: Un quattordicenne ebreo deportato negli anni '40 racconta la propria amicizia con il coraggioso coetaneo Honza, l'odio verso la stella gialla e l'emozione di partecipare all'opera Brundibar allestita nel campo di Terezin. Testo in prima persona in caratteri molto grandi, illustrazioni a colori, nota storica, notizie su autore e illustratrice. LIBER01
L'eroe invisibile / Luca Cognolato, Silvia del Francia
San Dorligo della Valle : Einaudi Ragazzi, 2014
Carta bianca ; 17
Abstract: Giorgio Perlasca, agente di commercio a Budapest durante l'occupazione nazista della città, si finge ambasciatore spagnolo e salva migliaia di ebrei dalla deportazione. Budapest, 1944: la guerra che volge al termine mostra il proprio volto più disumano. Mentre i sovietici avanzano verso Occidente, gli ebrei intrappolati nella capitale sono decimati dalla fame, dal freddo, dai folli assalti dei nazisti tedeschi e ungheresi. Per Giorgio Perlasca, semplice uomo d'affari italiano, l'orrore sta per finire: tramite l'ambasciata spagnola potrà presto rimpatriare, riabbracciare la moglie, dimenticare quell'inferno. Ma davanti ai suoi occhi si sta consumando una quotidiana, brutale tragedia: non può andarsene senza far nulla. Rimanda quindi la partenza e si adopera per strappare alla morte quante più persone può, correndo su un filo di menzogne sempre più audaci. Quando però l'ambasciatore spagnolo lascia la città, per gli ebrei protetti dall'ambasciata tutto sembra essere perduto. A Perlasca non resterà che tentare di salvarli raccontando un'ultima, estrema, rischiosissima bugia... Età di lettura: da 12 anni. LIBER01
L'eroe invisibile / Luca Cognolato, Silvia del Francia
San Dorligo della Valle : Einaudi Ragazzi, 2014
Carta bianca
Abstract: Budapest '44: coprifuoco, fughe, guerra, ebrei, campi di lavoro.. Sarà la bugia di un uomo: Giorgio Perlasca, che salverà la vita a molte persone. Quella di Giorgio Perlasca è la straordinaria vicenda di un uomo che nell'inverno del 1944-1945 riuscì a salvare dallo sterminio nazista migliaia di ungheresi di religione ebraica, inventandosi un ruolo, quello di console spagnolo, lui che non era né diplomatico né spagnolo. Tornato in Italia dopo la guerra, la sua storia non la racconta a nessuno, nemmeno in famiglia, semplicemente perché riteneva d'aver fatto il proprio dovere, nulla di più e nulla di meno. Se non fosse stato per alcune donne ebree ungheresi da lui salvate in quel terribile inverno di Budapest, la sua storia sarebbe andata dispersa. Budapest, 1944: la guerra che volge al termine mostra il proprio volto più disumano. Mentre i sovietici avanzano verso Occidente, gli ebrei intrappolati nella capitale sono decimati dalla fame, dal freddo, dai folli assalti dei nazisti tedeschi e ungheresi. Per Giorgio Perlasca, semplice uomo d'affari italiano, l'orrore sta per finire: tramite l'ambasciata spagnola potrà presto rimpatriare, riabbracciare la moglie, dimenticare quell'inferno. Ma davanti ai suoi occhi si sta consumando una quotidiana, brutale tragedia: non può andarsene senza far nulla. Rimanda quindi la partenza e si adopera per strappare alla morte quante più persone può, correndo su un filo di menzogne sempre più audaci. Quando però l'ambasciatore spagnolo lascia la città, per gli ebrei protetti dall'ambasciata tutto sembra essere perduto. A Perlasca non resterà che tentare di salvarli raccontando un'ultima, estrema, rischiosissima bugia... Giorgio Perlasca, agente di commercio a Budapest durante l'occupazione nazista della città, si finge ambasciatore spagnolo e salva migliaia di ebrei dalla deportazione. Senza illustrazioni, con una postfazione di Giorgio Perlasca e brevi notizie sugli autori sul risvolto di copertina. Da commerciante di carne a Budapest a falso ambasciatore spagnolo e Giusto tra le nazioni: la storia di Giorgio Perlasca e di come è riuscito a salvare tantissimi ebrei ungheresi, a rischio della propria vita e con grande semplicità.
L'eroe invisibile : con un ricordo di Franco Perlasca / Cognolato Luca; Del Francia Silvia
San Dorligo Della Valle TS : Einaudi Ragazzi, 2014
Abstract: Budapest, 1944: la guerra che volge al termine mostra il proprio volto più disumano. Mentre i sovietici avanzano verso Occidente, gli ebrei intrappolati nella capitale sono decimati dalla fame, dal freddo, dai folli assalti dei nazisti tedeschi e ungheresi. Per Giorgio Perlasca, semplice uomo d'affari italiano, l'orrore sta per finire: tramite l'ambasciata spagnola potrà presto rimpatriare, riabbracciare la moglie, dimenticare quell'inferno. Ma davanti ai suoi occhi si sta consumando una quotidiana, brutale tragedia: non può andarsene senza far nulla. Rimanda quindi la partenza e si adopera per strappare alla morte quante più persone può, correndo su un filo di menzogne sempre più audaci. Quando però l'ambasciatore spagnolo lascia la città, per gli ebrei protetti dall'ambasciata tutto sembra essere perduto. A Perlasca non resterà che tentare di salvarli raccontando un'ultima, estrema, rischiosissima bugia... Età di lettura: da 12 anni. ETICHETTA RACCONTO STORICO 853 COG 000330 Giorgio Perlasca, agente di commercio a Budapest durante l'occupazione nazista della città, si finge ambasciatore spagnolo e salva migliaia di ebrei dalla deportazione. Senza illustrazioni, con una postfazione di Giorgio Perlasca e brevi notizie sugli autori sul risvolto di copertina.
Milano : Mondadori, 2014
Abstract: Leon Leyson era il più piccolo degli "ebrei di Schindler" e ha deciso di raccontare la sua storia solo molti anni dopo essere emigrato negli Stati Uniti e aver visto il film di Spielberg dedicato all'uomo che aveva salvato la vita non solo a lui e alla sua famiglia ma a più di un migliaio di ebrei. Autobiografia dell'ebreo d'origine polacca Leon Leyson, il più giovane dei lavoratori assunti da Oskar Schindler, imprenditore iscritto al partito nazista, che in tal modo li sottrasse alla deportazione e allo sterminio. Senza illustrazioni, con prologo, epilogo e postfazione, notizie e foto dell'autore, notizie su coautrici e illustratrice della sovraccoperta.
La repubblica delle farfalle / Matteo Corradini
Milano : Rizzoli, 2012
Abstract: Storia ambientata in campo di concentramento nazista Terezin; protagonisti dei ragazzi Terezín si trova nella Repubblica Ceca. Nata a fine Settecento come città-tortezza, durante la Seconda guerra mondiale diventò un campo di raccolta degli ebrei destinati allo sterminio. Vi furono rinchiuse 155 mila persone. Solo 3807 tornarono a casa dai campi di Treblinka, Auschwitz-Birkenau e dagli altri lager del Reich dove furono deportate. Nel ghetto vissero circa 15 mila tra bambini e ragazzi: alla fine della guerra ne erano rimasti in vita 142. A Terezín c'era tutto: case, strade, musica, teatro. Peccato che non ci fosse la libertà. Le SS pattugliavano il ghetto giorno e notte. Si sparava, c'era sangue per le strade. Ogni tanto qualcuno cercava di fuggire e non ci riusciva, le famiglie erano separate e cercavano con ogni mezzo di restare in contatto. Ogni venerdì sera un gruppo di ragazzi si raccoglieva di nascosto intorno al bagliore di lumino per creare un giornale che fu chiamato Vedem, ovvero Avanguardia, e metteva insieme le notizie del momento: gli arrivi, le partenze verso l'ultima destinazione, ma anche poesie, disegni, interviste. Era il loro modo di lottare, di tenersi stretta la voglia di restare vivi. Molte pagine del giornale Vedem sono oggi conservate al Memorial di Terezín. Matteo Corradini è partito da quei documenti per raccontare una straordinaria forma di resistenza. Età di lettura: da 10 anni. Il dramma della Shoah vissuto da cinque adolescenti ebrei deportati dai nazisti nel lager di Terezin: la vita nel ghetto, la violenze subite, la nascita del giornale clandestino Vedem. Senza illustrazioni, con notizie sull'autore sul risvolto di copertina. La storia dei bambini e dei ragazzi rinchiusi nel ghetto di Terezin: prima della deportazione verso i campi di sterminio
Edizioni Paoline ; Milano, 2013
Abstract: La storia di Liliana Segre, una delle ultime sopravvissute di Auschwitz. Bambina ebrea nell'Italia fascista, a 13 anni viene arrestata con il padre e dfeportata, nel febbraio del 1944, nel campo di sterminio di Auscwitz-Birkenau. Qui, ridotta a uno scheletro, per ben tre volte riesce a superare la selezione per la vita e per la morte. Poco prima della liberazionbe del campo da parte dei sovietici, il 27 gennaio del 1945, viene trascinata con altre masse di prigionieri viene trascinata lungo la folle "marcia della morte", un penoso strisciare di fantasmi per le strade della Germania, nel tentativo di nascondere al mondo l'abominio nazista. Liberata nel circondario di Ravensbrück il 1° maggio del 1945, quattro mesi dopo riesce a tornare a Milano. Un matrimonio felice e la nascita di tre figli le hanno restituito l'amore per la vita, ma solo nel 1990 ha sciolto il suo lungo silenzio sulla sua adolescenza di prigioniera e ha deciso di diventare testimone pubblica della Shoah, perché la memoria della storia resti accesa per il futuro. Storia della deportazione di Liliana Segre - tredicenne milanese ebrea che arrestata e portata nel campo di sterminio di Auschwitz sopravvisse alle torture - e della sua decisione di diventare una testimone della Shoah. Senza illustrazioni, con brevi notizie sull'autrice nel risvolto di copertina.
Se Auschwitz è nulla : contro il negazionismo / Donatella Di Cesare
Genova : Il melangolo, 2012
nugae ; 175
Abstract: Contro il negazionismo Chi sono i negazionisti? Perché negano che le camere a gas siano mai esistite? Qual è l'intento che hanno di mira? Questo libro offre una prima riflessione politica e filosofica su un fenomeno, di dimensioni internazionali, radicato e diffuso anche in Italia, dove gli adepti del negazionismo sono andati costruendo il luogo della loro negazione nell'ombra propizia degli ultimi decenni. Di qui rivendicano il diritto di poter negare lo sterminio degli ebrei d'Europa attraverso libri, periodici, siti web, e avvalendosi non di rado anche di una cattedra. Ma il negazionismo è un'opinione come un'altra? Il nesso di complicità tra annientamento e negazione rende problematico il concetto di opinione. I profanatori della cenere perseguono la "verità" di Hitler, ne vogliono portare a termine il progetto politico. Attraversando le bassure della negazione, dai nuovi hitleriani fino a Mahmoud Ahmadinejad, emerge la minaccia di una negazione che non si limita al passato, ma vorrebbe reiterarsi nel futuro. E in tale contesto che va ripensata la "singolarità" di Auschwitz.
La repubblica delle farfalle / Matteo Corradini
Milano : Rizzoli, 2012
Abstract: Il dramma della Shoah vissuto da cinque adolescenti ebrei deportati dai nazisti nel lager di Terezin: la vita nel ghetto, la violenze subite, la nascita del giornale clandestino Vedem. Senza illustrazioni, con notizie sull'autore sul risvolto di copertina. LIBER01
Le valigie di Auschwitz / Daniela Palumbo ; illustrazioni di Clara Battello
Casale Monferrato, AL : Piemme, 2011
Abstract: Carlo, che adorava guardare i treni e decide di usarli come nascondiglio; Hannah, che da quando hanno portato via suo fratello passa le notti a contare le stelle; Emeline, che non vuole la stella gialla cucita sul cappotto; Dawid, in fuga dal ghetto di Varsavia con il suo violino. Le storie di quattro ragazzini che, in un'Europa dilaniata dalle leggi razziali, vivono sulla loro pelle l'orrore della deportazione. Carlo, figlio di un ferroviere, adora i treni e vi trova rifugio nelle sue fughe da casa: la sua storia e quella di altri tre ragazzini che in un'Europa dilaniata dalle leggi razziali vivono l'orrore della deportazione. Alcuni disegni in bianco e nero, cenni bibliografici per approfondimenti, foto in bianco e nero e a colori dell'autrice e notizie su di lei.
Il bambino con il pigiama a righe / John Boyne ; traduzione di Patrizia Rossi
Milano : San Paolo, 2010
Abstract: Siamo nel 1942 e il padre di Bruno è il comandante di un campo di sterminio. Non sarà dunque difficile comprendere che cosa sia questo recinto di rete metallica, oltre il quale si vede una costruzione in mattoni rossi sormontata da un altissimo camino. Ma sarà amaro e doloroso, com'è doloroso e necessario accompagnare Bruno fino a quel recinto, fino alla sua amicizia con Shmuel, un bambino polacco che sta dall'altro lato della rete, nel recinto, prigioniero.
Il bambino con il pigiama a righe / una favola di John Boyne
14. ed.
8. ed. -Milano : BURextra, 2009
BUR Rizzoli. Extra
Abstract: Caro lettore, sebbene di solito ci riserviamo questo spazio per raccontarti una trama e descriverti dei personaggi, per una volta ci prenderemo la libertà di non farlo. Non solo perché il libro che hai fra le mani è molto difficile da definire, ma anche perché siamo convinti che qualunque nostra parola ti priverebbe dal sapore della scoperta. Se comincerai a leggere questo libro, infatti, farai un viaggio. Un viaggio con un bambino di nove anni che si chiama Bruno. (Ma questo non è un libro per bambini di nove anni.) E presto o tardi arriverai con lui in un luogo circondato da un recinto. Di luoghi così al mondo ne esistono molti, ma speriamo che tu non ne conosca mai uno. Bruno, 9 anni, figlio di un comandante delle SS, stringe un'intensa amicizia con un piccolo ebreo prigioniero nel campo di concentramento di Auschwitz, senza sapere cosa significhi essere ebrei e star rinchiusi lì. Senza illustrazioni, con notizie sull'autore.
Il bambino con il pigiama a righe / una favola di John Boyne
11. ed
Milano : BURextra, 2009
BUR. Extra
Abstract: Bruno, 9 anni, figlio di un comandante delle SS, stringe un'intensa amicizia con un piccolo ebreo prigioniero nel campo di concentramento di Auschwitz, senza sapere cosa significhi essere ebrei e star rinchiusi lì. Senza illustrazioni, con notizie sull'autore. LIBER01
Il bambino con il pigiama a righe / una favola di John Boyne ; traduzione di Patrizia Rossi
undicesima edizione
Milano : BUR, 2009
Bur Extra Rizzoli
Abstract: Bruno, 9 anni, figlio di un comandante delle SS, stringe un'intensa amicizia con un piccolo ebreo prigioniero nel campo di concentramento di Auschwitz, senza sapere cosa significhi essere ebrei e star rinchiusi lì. Senza illustrazioni, con notizie sull'autore. LIBER01
Il bambino con il pigiama a righe / una favola di John Boyne
14. ed.
Milano : BUR, 2009
BURextra
Abstract: Leggere questo libro significa fare un viaggio. Prendere per mano, o meglio farsi prendere per mano da Bruno, un bambino di nove anni, e cominciare a camminare. Presto o tardi si arriverà davanti a un recinto. Uno di quei recinti che esistono in tutto il mondo, uno di quelli che ci si augura di non dover mai varcare. Siamo nel 1942 e il padre di Bruno è il comandante di un campo di sterminio. Non sarà dunque difficile comprendere che cosa sia questo recinto di rete metallica, oltre il quale si vede una costruzione in mattoni rossi sormontata da un altissimo camino. Ma sarà amaro e doloroso, com'è doloroso e necessario accompagnare Bruno fino a quel recinto, fino alla sua amicizia con Shmuel, un bambino polacco che sta dall'altro lato della rete, nel recinto, prigioniero. John Boyne ci consegna una storia che dimostra meglio di qualsiasi spiegazione teorica come in una guerra tutti sono vittime, e tra loro quelli a cui viene sempre negata la parola sono proprio i bambini. Bruno, 9 anni, figlio di un comandante delle SS, stringe un'intensa amicizia con un piccolo ebreo prigioniero nel campo di concentramento di Auschwitz, senza sapere cosa significhi essere ebrei e star rinchiusi lì. Senza illustrazioni, con notizie sull'autore. EDITORIALE
2. ed.
Milano : Rizzoli, 2014
Abstract: In un'intervista rilasciata a una giornalista alle prime armi il famoso violinista Paolo Levi ricorda con amarezza di quando da giovane nei campi di sterminio nazisti fu costretto a suonare per gli ufficiali delle SS. Illustrazioni a colori, con nota dell'autore e notizie su di lui e sull'illustratore. Con grande entusiasmo e parecchia apprensione, la giovane giornalista Lesley arriva a Venezia per intervistare Paolo Levi, violinista di fama mondiale. Una sola indicazione le è stata data: non porgli la domanda su Mozart. Ma di che cosa si tratta? E perché bisogna evitare l'argomento? Età di lettura: da 12 anni. LIBER01
2.ed.
[Milano] : Fabbri, 2007
Romanzi Fabbri
Abstract: Bruno, 9 anni, figlio di un comandante delle SS, stringe un'intensa amicizia con un piccolo ebreo prigioniero nel campo di concentramento di Auschwitz, senza sapere cosa significhi essere ebrei e star rinchiusi lì dentro. Senza illustrazioni, con notizie sull'autore. LIBER01
Nuova ed.
Casale Monferrato : Piemme, 2006
Piemme pocket
Abstract: Il racconto della miracolosa sopravvivenza in un campo di concentramento nazista della giovanissima Trudi, denso di orrore e al tempo stesso della sua incrollabile speranza e del suo grande ottimismo.In prima persona, senza illustrazioni, con introduzione dell'autrice e prefazione.
Mare profondo / Annika Thor ; traduzione di Laura Cangemi, illustrazioni di Giustina Micheluzzi
Milano : Feltrinelli, 2004
Abstract: Il terzo libro della serie è la continuazione di "Lo stagno delle ninfee" a sua volta seguito di "Un'isola nel mare". Sono passati due anni e Steffi e Maj sono ormai al terzo e ultimo anno della scuola media e stanno per compiere sedici anni. Almeno una volta al mese, Steffi torna sull'isola per lavare la biancheria e passare qualche ora con zia Marta e zio Evert, ma ultimamente quelle visite le causano qualche preoccupazione: sua sorella Nelli fa di tutto per comportarsi da ribelle, non scrive più ai suoi genitori, è capricciosa e si rifiuta di parlare in tedesco con Steffi. Stretta fra i sensi di colpa e la voglia di costruirsi una vita che guardi al futuro, Steffi vive un'estate densa di avvenimenti che culminano nell'arrivo di una cartolina del padre. Quando finirà la guerra? Rivedranno mai i loro genitori? Steffi, profuga ebrea che vive in Svezia durante la seconda guerra mondiale, affronta l'ultimo anno di scuola media con grande ansia per i genitori deportati, per la sorellina ribelle e per il proprio incerto destino. Illustrazioni in bianco e nero e brevissime notizie sull'autrice.