Trovati 67 documenti.
In questa pagina troverai le iniziative di formazione promosse sia dalla rete nazionale sia dalla rete regionale. Sono anche disponibili videoclip di varia durata con contenuti di formazione su vari argomenti:
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Trovati 67 documenti.
Via San Nicolò 30 : traditori e traditi nella Trieste nazista / Roberto Curci
Bologna : Il mulino, 2015
Abstract: Una storia sbagliata, che coinvolge molti ebrei della comunità triestina e ha il suo centro simbolico in una casa di via San Nicolò (la stessa in cui abitò Joyce), dove si trovava ad un tempo la libreria antiquaria dell'ebreo Umberto Saba e il laboratorio di sartoria e l'abitazione dell'ebreo Grini, lontano parente di Saba. Un figlio di questo sarto, durante l'occupazione nazista, collaborerà attivamente a identificare e catturare molti dei suoi correligionari, poi deportati e uccisi. Attorno alle infami imprese dell'ebreo traditore, ricostruite anche in base alle risultanze processuali, ciò che Curci delinea è però una rete ambigua di legami, di corresponsabilità, di vigliaccherie, di reticenze e silenzi che avviluppa Trieste. Una storia che si vorrebbe dimenticare, e che invece riveste uno straordinario valore esemplare. EDITORIALE
Newton Compton ; Roma, 2014
I volti della storia ; 255
Abstract: Hanns Alexander, ebreo tedesco, si rifugia in Inghilterra per sfuggire alle persecuzioni naziste e si arruola nell'esercito inglese. Il suo nemico numero uno è il terribile comandante del lager di Auschwitz, Rudolph Höss, responsabile del massacro di oltre un milione di persone e freddo esecutore della "soluzione finale" voluta da Hitler. Ma dopo la guerra Höss vive sotto falsa identità e Hanns dovrà giocare d'astuzia e agire con determinazione per riuscire a catturarlo... Alla fine della seconda guerra mondiale, viene creato un pool investigativo per scovare e assicurare alla giustizia internazionale i gerarchi nazisti responsabili delle atrocità dell'Olocausto. Uno dei migliori investigatori del gruppo è Hanns Alexander, ebreo tedesco arruolatosi nell'esercito britannico per sfuggire alle persecuzioni delle SS. il suo nemico numero uno si chiama Rudolph Höss, il terribile comandante di Auschwitz, responsabile del massacro di due milioni di persone e grande sostenitore della "soluzione finale" voluta da Hitler. Höss, che vive sotto falsa identità, è una preda difficile da stanare e Hanns dovrà inseguirlo per tutta l'Europa per riuscire a portarlo davanti alla corte di Norimberga dove la sua testimonianza lascerà i presenti senza fiato. Questo libro scritto dal pronipote di Alexander racconta una sconvolgente pagina di storia: le vite parallele di due tedeschi, un ebreo e un cattolico, divisi dal nazismo ma destinati a incrociarsi di nuovo in circostanze incredibili, fino alla resa dei conti finale.
Edizioni Paoline ; Milano, 2013
Abstract: La storia di Liliana Segre, una delle ultime sopravvissute di Auschwitz. Bambina ebrea nell'Italia fascista, a 13 anni viene arrestata con il padre e dfeportata, nel febbraio del 1944, nel campo di sterminio di Auscwitz-Birkenau. Qui, ridotta a uno scheletro, per ben tre volte riesce a superare la selezione per la vita e per la morte. Poco prima della liberazionbe del campo da parte dei sovietici, il 27 gennaio del 1945, viene trascinata con altre masse di prigionieri viene trascinata lungo la folle "marcia della morte", un penoso strisciare di fantasmi per le strade della Germania, nel tentativo di nascondere al mondo l'abominio nazista. Liberata nel circondario di Ravensbrück il 1° maggio del 1945, quattro mesi dopo riesce a tornare a Milano. Un matrimonio felice e la nascita di tre figli le hanno restituito l'amore per la vita, ma solo nel 1990 ha sciolto il suo lungo silenzio sulla sua adolescenza di prigioniera e ha deciso di diventare testimone pubblica della Shoah, perché la memoria della storia resti accesa per il futuro. Storia della deportazione di Liliana Segre - tredicenne milanese ebrea che arrestata e portata nel campo di sterminio di Auschwitz sopravvisse alle torture - e della sua decisione di diventare una testimone della Shoah. Senza illustrazioni, con brevi notizie sull'autrice nel risvolto di copertina.
Dopo la Shoah : un nuovo inizio per il pensiero / a cura di Isabella Adinolfi
Roma : Carocci, 2011
Abstract: La Shoah ha fatto emergere gli interrogativi più radicali sull'uomo e su Dio. Ci si è chiesti se e come fosse ancora possibile pensare e invocare Dio dopo l'orrore dei campi di sterminio e, in modo ancora più urgente, cosa pensare dell'uomo e della sua umanità dopo la sistematica politica di distruzione inflitta a un intero popolo dalla nazione europea culturalmente più evoluta, dopo che l'assurdo e l'impensabile era accaduto. Eppure, proprio nel momento più buio di quella vicenda, quando tutto sembrava essere giunto a consumazione, alcuni uomini e donne, spesso vittime di quel disegno di morte, hanno dato una risposta forte alle domande che interrogano sull'uomo e su Dio, attingendo un nuovo senso delle cose, come scrive uno di quei testimoni, dai pozzi più profondi della nostra miseria e disperazione. Quelle risposte, maturate nell'inferno della Shoah, vengono riprese ed elaborate dagli autori di questo libro come un prezioso contributo alla fondazione di un nuovo pensiero che renda impossibile il ripetersi di Auschwitz
UTET ; Torino, 2010
Shoah / Intervista a Claude Lanzmann
Einaudi ; Torino, 2007
Abstract: Nel 1985, dopo dodici anni di ricerche e lavoro, uscì il film " Shoah " di Claude Lanzmann che, nelle sue nove ore e mezza di durata , apparve subito l'opera definitiva, assoluta sulla immane tragedia che, da quel momento in poi, sarebbe stata definita Shoah. In questo libro collegato al film l'autore stesso ha riportato i sottotitoli e i dialoghi. Sono stati poi aggiunti altri materiali utili alla comprensione della tragedia e una intervista all'autore a tredici anni dall'uscita del film.
UTET ; Torino, 2006
Fa parte di: Storia della Shoah. La crisi dell'Europa, lo sterminio degli ebrei e la memoria del XX secolo
UTET ; Torino, 2006
Fa parte di: Storia della Shoah. La crisi dell'Europa, lo sterminio degli ebrei e la memoria del XX secolo
UTET ; Torino, 2006
Fa parte di: Storia della Shoah. La crisi dell'Europa, lo sterminio degli ebrei e la memoria del XX secolo
Il cinema e la Shoah / prefazione di Moni Ovadia
Recco (Genova) : Le Mani - Microart's, 2006
Abstract: Per anni il rapporto che lega il cinema alla Shoah è stato caratterizzato dalla convinzione che fosse impossibile, nonchè immorale, tentare di rendere immaginabile l'inimmaginabile. Da qualche tempo però i termini della discussione sono cambiati e molti hanno capito quanto il mezzo cinematografico sia stato utile alla conservazione di una necessaria memoria storica. questo sahggio si muove in questa direzione, analizzando sequenze appartenenti all'immaginario collettivo insieme ad altre perse nel tempo, ma molto significative per le finalità ideologiche e politiche che celano.Si tratta di un mare magnum ancora in gran parte inesplorato, che, se indagato, svela come i connotati stessi dalla tragedia abbiano finito per diventare il modello e il simbolo stesso del Male, assimilati poi anche in generi cinematografici molto lontani da quello più tipicamente storico e bellico. L'obiettivo della ricerca di questo saggio rimane quello di trovare un modo di filmare la tragedia che sia realmente unico e che appartenga, cioè, ad un cinema essenzialmente "civile".
A caccia di ebrei : Mussolini, Preziosi e l'antisemitismo fascista / Romano Canosa
Milano : Mondadori, 2006
Abstract: Subito dopo la prima guerra mondiale l'avellinese Giuseppe Preziosi si impegnò a diffondere l'antisemitismo anche in Italia. Lauratosi in filosofia e presi gli ordini religiosi, compì numerosi viaggi all'estero, in particolare negli Stati Uniti, dove si occupò di questioni legate all'immigrazione e cominciò a maturare i primi germi del suo "pensiero", che negli anni successivi si sarebbe concentrato sul tema della "internazionale ebraica" operante in Italia. Tornato in patria e abbandonata la tonaca, nel 1915 fondò la rivista "La vita italiana", che divenne l'organo ufficioso di tutto ciò che di antisemita circolava nel nostro paese. Nel decennio successivo si legò sempre di più al fascista Roberto Farinacci e divenne il patrocinatore della svolta antiebraica che Mussolini intraprese nella seconda metà degli anni Trenta.Durante il secondo conflitto mondiale, dalle pagine della sua rivista, Preziosi non si stancò di denunciare il "pericolo giudaico2, arrivando a stilare una sorta di decalogo che consentisse "un'opera di ricerca e di indagine per precisare quanto sangue ebraico fosse stato immesso palesemente o alla chetichella negli italiani".Quale ricompensa per il contributo dato alla lotta contro le potenze occulte della massoneria e dell'ebraismo, nel 1942 fu nominato ministro di Stato. La creazione della Repubblica Sociale fu per Preziosi un momento di trionfo. Entrato in contatto con il governo tedesco e con lo stesso Hitler, riuscì a farsi nominare ispettore generale per la razza da Mussolini.
Torino : UTET, 2005
Abstract: Volume ulteriore della Storia della Shoah, con il CDROM contenente l'ipertesto dell'opera e 3 dvd con documentari dei processi storici legati alla condanna dei principali responsabili della Shoah.
UTET ; Torino, 2005
Fa parte di: Storia della Shoah. La crisi dell'Europa, lo sterminio degli ebrei e la memoria del XX secolo
UTET ; Torino, 2005
Fa parte di: Storia della Shoah. La crisi dell'Europa, lo sterminio degli ebrei e la memoria del XX secolo
Venezia : Regione del Veneto, 2005
L'antisemitismo nazista / Philippe Burrin
Bollati Boringhieri ; Torino, 2004
Temi ; 144
Abstract: Burrin analizza il ruolo determinante dell'antisemitismo nella politica di persecuzione nazista. Pur non minimizzando il peso della tradizione antigiudaica ereditata dal cristianesimo e presente nella cultura tedesca, l'autore affronta la specificità dell'antisemitismo in Germania, alla ricerca degli elementi strutturali che gli permisero di svilipparsi in misura maggiore che altrove. L'analisi si sofferma in particolare sull'intensificarsi del pregiudizio antisemita a partire dal 1933 e sulla radicalizzazione, dopo lo scoppio della guerra, della politica nazista che condusse allo sterminio degli ebrei europei nell'indifferenza enella complicità della popolazione tedesca.Ne risulta un'interpretazione dell'antisemitismo nazista come un immaginario, una pratica, una cultura, cioè come un insieme di rappresentazioni volte a definire una identità collettiva.
Siamo ancora vive! / Amalia Navarro ; prefazione di Moni Ovadia
Padova : Messaggero, 2002
Abstract: Sopravvissuta ai campi di sterminio di Auschwitz - Birkenau, Bergen-Belsen, Buchenwald, Theresienstadt, ha scritto a caldo queste memorie, dove ripercorre le atrocità e le speranze della sua prigionia, poco dopo essere tornata a Venezia, dove attalmente vive.
La Chiesa e lo sterminio degli ebrei / Renato Moro
Il mulino ; Bologna, 2002
contemporanea ; 133
Abstract: Le accuse di filonazismo o di pavidità avanzate da certa letteratura contro papa Pacelli appaiono oggi infondate e ridicole. E' accertato che Pio XII espose la sua persona facendo da tramite, fra l'autunno del 1939 e la primavera del 1940, tra gli inglesi e un gruppo di generali tedeschi che tramavano contro Hitler. Tanto più inspiegabile e insopportabile alla coscienza del nostro tempo appare il silenzio del papa e della Chiesa di fronte alla Shoah. E gli innumerevoli sacrifici ed eroismi individuali di fedeli e religiosi non risolvono, anzi ampliano il problema. Il volume intende ricostruire il contesto di una scelta che fu informata e consapevole quanto drammatica, mettendo a disposizione di tutti quello che è ormai accertato dalla ricerca storica. Lo scenario è ampio: le radici profonde dell'antisemitismo cristiano, la visione preconciliare della Chiesa di neutralità assoluta nei confronti della guerra e dei popoli sui "figli" in conflitto; il peso di una mentalità diplomatica che preferisce i passi discreti alla denuncia pubblica; la storia della tormentata ricostruzione della verità, tra la richiesta di perdono di papa Wojtyla e l'ipotesi di beatificazione di Pio XII.
Essere senza destino / Imre Kertész
Milano : Feltrinelli, 2002
Abstract: Gyurka non ha ancora compiuto 15 anni quando una sera deve salutare il padre, costretto a partire per l'Arbeitsdienst. Alla domanda perchè agli ebrei venga riservato un simile trattamento, il ragazzo rifiuta la spiegazione religiosa ("Questo è il volere di Dio"). Poco dopo viene arruolato al lavoro forzato presso la Shell e da lì, un giorno, senza spiegazione, costretto a partire per la Germania. La voglia di crescere, di vedere e di imparare, l'impulso vitale di wquesto ragazzo sono così marcati e prorompenti che la sua capacità di razionalizzazione trova sempre il modo di giustificare il corso degli eventi, in un mondo in cui invece domina l'arbitrio. Nelle inesorabili tappe successive la sopravvivenza è solo un caso fortuito: sono i compagni che un giorno denunciano le sue gravi ferite a un infermiere, innestando quella diviazione di rotta nel destino che alla fine lo salverà. Il testo ripercorre l'esperienza dell'autore ed è uno dei libri più intensi sull'universo concentrazionario. L'uomo viene presentato nella sua più cruda e drammatica essenzialità, con l'ironia che può avere solo chi è scampato, il disincanto di chi non si appoggia a risposte precostituite e la saggezza che nasce da un profondo amore per la vita.
Mursia ; Milano, 2002
Testimonianze fra cronaca e storia
Abstract: Il libro capitalizza vent'anni di ricerche per ricostruire l'elenco degli oltre ottomila ebrei che tra il 1943 e il 1945 vennero deportati dall'Italia e dalle isole egee verso i campi di sterminio nazisti: circa settemila morirono per gli stenti, per la fame, le percosse o nelle camere a gas. Altri riuscirono a tornare alle loro case.