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Trovati 2 documenti.

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Liberté [film]
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Film

Gatlif, Tony

Liberté [film] / un film di Tony Gatlif

2010

Abstract: Basato su un aneddoto della seconda guerra mondiale dallo storico romaní Jacques Sigot, il film è ispirato alla storia vera di un rom fuggito dai nazisti con l'aiuto e la compassione di contadini francesi e narra del tema del Porajmos (l'Olocausto dei Gitani), raramente trattato da altri film.[1] Oltre ai Rom, il film ha un personaggio che rappresenta la resistenza francese. Il personaggio si ispira alla storia vera di Yvette Lundy, una insegnante francese che era stata deportata per aver falsificato i passaporti per i Rom. Gatlif intendeva realizzare un film documentario, ma la mancanza di documenti e fonti sufficienti lo hanno convinto a trarne un dramma. Korkoro è stato definito "un raro tributo cinematografico" a coloro che furono uccisi nel Porajmos. In generale il film ha ricevuto recensioni positive da parte della critica, in particolare è stato lodato per avere un ritmo insolitamente piacevole per un film sull'Olocausto

La Rafle [DVD]
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Film

Bosch, Rose

La Rafle [DVD] / regia di Rose Bosch

2010

Abstract: A Parigi, nel corso dell'estate del 1942, la Francia è sotto l'occupazione tedesca e gli ebrei sono tenuti ad indossare la stella gialla. Nel quartiere della Butte Montmartre, due famiglie ebree vivono come gli altri abitanti del quartiere, fatta eccezione per gli ebrei che temono l'arrivo della Gestapo. A Parigi, i pareri sono divisi, alcuni vogliono proteggere gli ebrei nascondendoli, mentre altri come la fornaia, preferiscono insultarli. Nella notte fra il 15 e il 16 luglio, il loro destino subisce un repentino cambiamento in seguito ad un accordo tra i nazisti e le autorità francesi per l'arresto e la deportazione di molti ebrei, accordo che porta al rastrellamento del Velodromo d'Inverno (Vélodrome d'Hiver). Il quartiere della Butte Montmartre non sfugge a questa sorte, anzi la famiglia di Joseph Weissmann, un bambino ebreo di dieci anni, ed i loro vicini vengono arrestati dopo aver provato a fuggire in diversi modi. A seguito di questo rastrellamento vengono portati nel Vél d'Hiv, dove Joseph e Noah, il fratello minore del suo migliore amico, incontrano un'infermiera, Annette Monod, che farà tutto il possibile per aiutare loro e gli altri bambini ebrei. Nel velodromo le condizioni sono precarie e malsane: non hanno acqua, sono ammassati e costretti a fare i loro bisogni dove c'è spazio. Il cibo scarso deve essere diviso in modo che ognuno di loro abbia qualcosa da mangiare. Una mattina, mentre i detenuti sono assetati, i pompieri danno loro da bere. Essi accettano inoltre di "passare" le lettere a loro consegnate. Il colonnello Pierret dei vigili del fuoco di Parigi, usando la sua influenza (è il più alto in grado tra tutti i presenti nel Vel d'Hiv, Gendarmeria e vigili del fuoco) ne approfitta per prendere il comando del Vel d'Hiv mettendo a tacere la rabbia dei poliziotti con l'atteggiamento generoso ed eroico dei suoi uomini e di sé stesso. Dopo due giorni, i prigionieri vengono portati in un campo di transito a Beaune-la-Rolande nel dipartimento della Loira. Affamati e deboli, gli ebrei affrontano la fame e la sete, Annette dimostra un grande coraggio perché cerca di denunciare le condizioni degli ebrei (segue per esempi la dieta dei prigionieri e dopo qualche giorno si presenta debole e stanca dal cardinale a cui aveva più volte reso nota la situazione attraverso le sue lettere senza risposta riuscì ad avere per i ragazzi più piccoli dei dolcetti) . Pochi giorni dopo, i genitori ed i bambini più grandi vengono deportati nel campo di sterminio di Auschwitz, solo i più giovani rimangono con la speranza di un loro ritorno che non si verificherà. Annette deve raddoppiare gli sforzi, nonostante la fatica, per prendersi cura di loro. Mettendo in atto gli ultimi consigli di sua madre, Joseph ed un suo compagno si danno alla fuga grazie all'aiuto dei loro compagni. Joseph non poté portare con sé il suo migliore amico perché era malato; aveva una brutta ernia che gli impediva di camminare. Joseph sopravvisse alla fine del viaggio assieme a Noah che era fuggito dal treno ed era stato salvato da una coppia di anziani. Nel 1945, alla fine della guerra, entrambi ritrovano Annette all'Hotel Lutetia, un hotel parigino dove vengono accolti i sopravvissuti dei Campi di Concentramento