Trovati 34 documenti.
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Trovati 34 documenti.
Se questo è un uomo / Primo Levi
[Milano?] : Mediasat Group / Euromeeting Italian, 2005
Padova : Messaggero, 2005
Terra & cielo
3. ed
Milano : JacaBook, 2005
Mondi letterari
Abstract: L'autore è un ebreo sovietico, ortodosso al regime, poi, attraversata la seconda guerra mondiale, e passato con l'armata rossa a Treblinka, attraverso il genocidio ebraico e le persecuzioni staliniste. Sequestrato dal KGB, il libro è miracolosamente sopravvissuto fino a noi.
Se questo è un uomo / Primo Levi ; postfazione di Cesare Segre
Torino : Einaudi, 2005
Super ET
Abstract: E' uno dei libri piu' alti sull'inferno del lager: una testimonianza sconvolgente, nella sua nudita' di cronaca. E' il libro della dignita' e dell'abiezione dell'uomo di fronte agli spietati meccanismi dello sterminio di massa. La vicenda della moltitudine che non aveva piu' nome, ma solo un numero impresso col tatuaggio sul braccio sinistro, viene evocata senz'ombra di retorica, lasciando alla tremenda realta' il compito di commentare se stessa. Dal coro degli indimenticabili personaggi del libro si alza un limpido messaggio morale e civile. Contiene: note e appendice dell'autore.
Roma : A.N.E.I., 2005
Se questo è un uomo / Primo Levi
[S.l.] : La Biblioteca, [2005]
Abstract: E' uno dei libri più alti sull'inferno del lager: una testimonianza sconvolgente, nella sua nudità di cronaca. E' il libro della dignità e dell'abiezione dell'uomo di fronte agli spietati meccanismi dello sterminio di massa. La vicenda della moltitudine che non aveva più nome, ma solo un numero impresso col tatuaggio sul braccio sinistro, viene evocata senz'ombra di retorica, lasciando alla tremenda realtà il compito di commentare se stessa. Dal coro degli indimenticabili personaggi del libro si alza un limpido messaggio morale e civile.
2. ed
S.l. : Comite Internationale de Dachau, 2005
Milano : Fabbri, 2005
I Delfini / collana diretta da Antonio Faeti. Storie ; 300
Abstract: Dopo aver ascoltato dalla nonna la leggenda dell'Uomo Selvatico che vive da solo nei boschi montani Martino incontra un uomo solitario e dal doloroso passato con cui fa amicizia: una storia seguita dalla sua drammatizzazione. Testo in grandi caratteri, illustrazioni in bianco e nero, postfazione, bibliografia, notizie sull'autore. LIBER01
Torino : EGA, 2005
QF : Quaderni di Fossoli
Padova : Messaggero, 2005
Terra & cielo ; 29
Abstract: Dopo l'8 settembre '43, Carla Liliana diciassettenne, mentre quattro fratelli sono prigionieri, si impegna con le sorelle maggiori Teresa, Lidia e Renata, nell'assistenza e salvataggio di soldati italiani e alleati allo sbando, operando nella rete di solidarietà che aveva il suo riferimento in padre Placido Cortese, frate francescano della Basilica del Santo, morto poco dopo, martire. Liliana, con la sorella Teresa, viene arrestata il 14 marzo del 1944. Condotte in carcere a Venezia, quindi nei lager di Mauthausen, Linz, Grein a.d. Donau. Rientrano nella loro casa di Padova nel giugno 1945. Solo molti anni dopo questi eventi Carla Liliana è riuscita a parlarne e per la prima volta ne scrive in questo libro per «cancellare l'odio con l'amore».
Torino : UTET, 2005
Abstract: Volume ulteriore della Storia della Shoah, con il CDROM contenente l'ipertesto dell'opera e 3 dvd con documentari dei processi storici legati alla condanna dei principali responsabili della Shoah.
Come siamo fortunati / Carl Friedman
Firenze : Le Monnier, 2005
Abstract: "Avere il campo" è una condizione esistenziale. E il papà di questo racconto lo sa bene: lui che lo ha visto e vissuto e che fortunatamente ne è uscito vivo, sa cosa sia il campo. Per lui Dachau, Bergen-Belsen, Auschwitz, sono solo nomi come tanti altri: il campo è il campo, il campo di concentramento nazista. A differenza di altre memorie sull'Olocausto, questa ha un lieto fine. Il papà torna vivo: ma è la sua anima a essere stata profondamente ferita, a essere rimasta prigioniera dietro i reticolati di filo spinato. E con questa difficile condizione non deve fare i conti solo lui, ma anche la sua famiglia: la moglie Betta, i figli, tra cui lei, la voce narrante. Un racconto crudele, a tratti ironico, sincero, narrato con un tono di fiaba: per non dimenticarci mai di come siamo fortunati.
Il cielo di cenere / Elvia Bergamasco ; a cura di Imelde Rosa Pellegrini, Ugo Perissinotto
Portogruaro : Nuova dimensione, 2005
Abstract: 88653, un marchio che resterà per sempre, il ricordo impresso sulla pelle dell'inferno dei lager nazisti; dei volti di tante donne umiliate, seviziate, costrette a terribili privazioni; degli occhi dei bambini strappati alle loro madri e condannati a una morte silenziosa. Elvia Bergamasco, giovane staffetta partigiana, viene arrestata nell'estate del '44 da un comando delle SS, nella polveriera dove lavora, a Medeuzza, in provincia di Udine. Ha solo diciassette anni ed è totalmente inconsapevole di ciò che l'aspetta. Condannata ai lavori forzati porta con sé il cappotto migliore e gli orecchini d'oro: per ben figurare nel nuovo luogo di lavoro. Non sa ancora di essere diretta verso l'orrore di Auschwitz.
Diario di Bergen-Belsen: 1944-1945 / Hanna Lévi-Hass
2. ed. ; [informazione tratta dalle note in appendice]
[S.l.] : Fusi orari, 2005
I libri di Internazionale
Il giorno in cui Gabriel scoprí di chiamarsi Miguel Angel / Massimo Carlotto
San Dorligo della Valle : EL, c2005
Abstract: Buenos Aires, 2000: Gabriel, 17 anni, il cui padre è un militare dell'ESMA, scopre di essere in realtà figlio di desaparecidos torturati e uccisi dal genitore adottivo e deve confrontarsi dolorosamente con questa nuova identità. Senza illustrazioni, con notizie sull'autore e sua nota finale. LIBER01
Se questo è un uomo / Primo Levi ; postfazione di Cesare Segre
Torino : Einaudi, 2005
Padova : Messaggero, 2005
Abstract: Dopo l'8 settembre '43, Carla Liliana diciassettenne, mentre quattro fratelli sono prigionieri, si impegna con le sorelle maggiori Teresa, Lidia e Renata, nell'assistenza e salvataggio di soldati italiani e alleati allo sbando, operando nella rete di solidarietà che aveva il suo riferimento in padre Placido Cortese, frate francescano della Basilica del Santo, morto poco dopo, martire. Liliana, con la sorella Teresa, viene arrestata il 14 marzo del 1944. Condotte in carcere a Venezia, quindi nei lager di Mauthausen, Linz, Grein a.d. Donau. Rientrano nella loro casa di Padova nel giugno 1945. Solo molti anni dopo questi eventi Carla Liliana è riuscita a parlarne e per la prima volta ne scrive in questo libro per cancellare l'odio con l'amore.
Diario di Bergen-Belsen : 1944-1945 / Hanna Lévi-Hass
Milano : Internazionale, 2005
Fusi orari
Abstract: Scritto tra il 1944 e il 1945 nel campo di concentramento di Bergen-Belsen dove l'autrice era stata deportata, il diario di Hanna Lévi-Hass, ebrea nata a Sarajevo, è stato pubblicato per la prima volta nel 1946 in Jugoslavia. Il manoscritto originale era in serbo-croato, poi tradotto in molte lingue.
La memoria : Fred Uhlman, L'amico ritrovato ; Louis Malle, Arrivederci ragazzi
[S.l.] : Bruno Mondadori ; Paravia, 2005
Specchi
Se questo è un uomo / Primo Levi
Padova : la biblioteca - Finegil Editoriale Spa - Mediasat, 2005
Abstract: La grandezza di "Se questo è un uomo" è tutta racchiusa nell'impossibilità di definirlo. E' un romanzo, una testimonianza, un'autiobiografia, un saggio? Nulla di tutto questo, e neppure la fusione di tutto questo. E', semplicemente, un libro unico, irripetibile, un punto fermo nella storia letteraria del novecento. Per questo motivo "Se questo è un uomo" è riferimento ineludibile per ogni altro libro, e sono ormai centinaia, che descriva quello che è avvenuto nei campi di sterminio. Primo Levi ha raccontato quello che ha visto nel lager di Auschwitz uin cui fu rinchiuso nel 1944, e, miracolosamente e tragicamente, lo ha raccontato trasferendo nelle parole il suo infinito dolore, la sua umanità piegata ma non sconfitta, la scoperta agghiacciante del male che abita in ognuno di noi. La scrittura si è piegata spontaneamente ai sentimenti, apparentemente senza sforzo, e ne è nato un libro straordinariamente lucido ed emotivamente straziante, nel quale solo Primo Levi riconosceva difetti strutturali, di cui nella prima prefazione chiedeva scusa. E' stato definito "un reportage della morte", perché la morte accompagna il libro in tutte le sue pagine, diventa compagna terribile, ma qualche volta affettuosa, se solo appare per un momento umana e dignitosa. Quella dignità che, sin dal titolo del libro, Levi chiede anche ai lettori di avere, quando aprono queste pagine, quando incontrano i personaggi, quando si imbattono nell'orrore.